
Il 24.mo anniversario della canonizzazione di san Luigi Scrosoppi, avvenuta il 10 giugno 2001, ben si lega al Giubileo della Speranza, dono che Papa Francesco ha lasciato ai cristiani per guidarli a riscoprire nella loro vita la fiducia in Dio, Padre buono, e la forza rigeneratrice della carità che da Lui scaturisce.
San Luigi incarnò profondamente questi valori nella sua vita, facendosi pellegrino di speranza e vivendo con passione la carità verso gli ultimi.
Il suo motto, “Fare, patire, tacere”, esprime lo stile di vita umile, operoso e fiducioso con cui si è posto accanto ai poveri, agli ammalati e soprattutto alle bambine orfane e abbandonate che egli accolse ed educò come i suoi tesori più preziosi, considerandole come la pupilla degli occhi di Dio.

Un cammino arduo, ma costantemente accompagnato dalla fiducia in Dio e nelle risorse sempre presenti nella persona umana, al di là di ogni sua ferita o limite.
“Il Signore è nostro Padre e provvederà” ripeteva alle suore, soprattutto nei momenti di ristrettezze materiali, e tanti furono gli interventi straordinari della Provvidenza.
Questo spirito di fiducia e abbandono in Dio p. Luigi lo lasciò nelle Regole, che scrisse per le suore: “Porteranno nei cuori una illimitata fiducia nella Provvidenza, abbandonandosi interamente ad essa, come un bimbo alla sua nutrice, e senz’altro pensiero che di camminare alla presenza di Dio e di piacere a Dio, fosse pure col sacrificio della propria vita …. Siano dunque perseveranti le Suore ne’ santi loro propositi, … e Dio le proteggerà sempre e provvederà amoroso ai loro bisogni temporali e spirituali, quando pure sembrasse svanita ogni umana speranza”.
La presenza delle suore della Provvidenza in diverse realtà culturali e sociali permette loro di rispondere alle esigenze di chi si trova in situazioni di fragilità mantenendo vivo il carisma della CARITÀ e dell’ABBANDONO ALLA PROVVIDENZA di san Luigi Scrosoppi.

Giovanni Paolo II, nel discorso rivolto ai pellegrini convenuti a Roma per la canonizzazione, chiamò padre Luigi “esempio luminoso di carità” e nella sua riflessione, rivolgendosi alle Suore della Provvidenza, disse: “La canonizzazione del vostro Fondatore sta a dimostrare che il disegno della Provvidenza, alla quale egli si affidò totalmente, continua nella Chiesa e nel mondo. … Umiltà, povertà, semplicità; preghiera, contemplazione, intima unione con Cristo: furono queste le fonti inesauribili della sua carità. … Anche oggi c’è bisogno di cuori e di mani disposte a servire le persone in difficoltà, per manifestare loro la larghezza della divina misericordia.” (Discorso ai pellegrini, 11 giugno 2001)
Con fiducia, possiamo rivolgere a Dio Padre, per intercessione di San Luigi Scrosoppi, una preghiera chiedendogli che ogni cristiano abbia la forza di vivere i valori della fede e della speranza affinché rinasca in noi la capacità di riconoscerci come fratelli e sorelle e il nostro mondo possa godere della vera pace.